Il Progetto obbiettivi

“Patrimonio immateriale dell’umanità” definito tale, in quanto capace di apportare benefici all’intera comunità umana, ricchezza di cui tutti volendolo dovrebbero poterne beneficiare. Come diversamente ci si potrebbe aspettare, i dati dettati dalla realtà smentiscono un massiccio utilizzo di questo patrimonio. I fattori che ne determinano una fruizione limitata sono molteplici, ma a padroneggiare e certamente l’inconsapevolezza.

A far fronte a ciò, il progetto Mangia e Vivi Sano strutturato con formula in abbonamento, offre un pacchetto omnicomprensivo con prodotti alimentari di eccelsa qualità e molteplici servizi correlati.

Quali;

  1. Olio extravergine di oliva consegnato a casa <<Alimento principe della dieta mediterranea e scientificamente assodato i benefici salutistici>>
  2. Alloggio compreso prima colazione per sei giorni <<Alloggio quale base per una fugace immersione nelle terre del Cilento e non solo>>
  3. Visita assistita in oliveto <<La rigenerante natura, l’essere immersi in un oliveto ci si inebria il corpo e la mente>>
  4. Mini corso di avvicinamento all’olio extravergine d’oliva <<Cos’è l’olio extravergine di oliva e com’è costituito, tecniche di produzione e teoria della valutazione sensoriale mediante l’assaggio, constatare, oltre ad apportare una maggiore conoscenza concorre ad una scelta consapevole>>
  5. Degustazione guidata di oli extravergine bio e non del territorio <<Arricchimento di un organo sensoriale con la capacità, di distinguere>>
  6. Biglietto ingresso a parco archeologico di Paestum e Velia <<Una visita che apporta una maggiore comprensione della odierna civiltà, e del valore temporale impiegato per forgiarla>>

Alloggio in strutture ricettive locali, permette, di visitare/partecipare in loco acquisendo sul campo competenze che permetteranno di comprendere, approfondire la personale dottrina nel settore. Si avrà modo di apprendere l’importanza della filiera produttiva e della conservazione, il perché, l’impiego di una filiera ed una conservazione poco oculata, possa compromettere le caratteristiche organolettiche che tanto giovano al nostro organismo.

Non da meno la presenza in loco, permette di constatare la profusione di energie che ogni produttore/operatore dedica alla produzione, maturando così, capacità di analisi la quale comporteranno in seguito di godere di un maggiore equilibrio valutativo ovvero, le fondamenta per una corretta equazione costi/benefici nel quotidiano. Recepite le fondamenta per una corretta equazione, si avrà maggiore capacità nel districarsi nell’attuale confusionario mercato commerciale.

Altro fattore che limita la fruizione, è proprio l’attuale mercato, la quale inconsapevolmente, seppur con nobili intenti, quali rendere abbordabile alla maggioranza un’ampia gamma di prodotti per consumo alimentare. Certo nobile, ma ciò ha confuso non poco i consumatori, la quale, di fronte ad un’ampia forbice di prezzi proposti per il medesimo prodotto, li ha mentalmente indotti a livellare anche la qualità stessa del prodotto.

I prezzi dei prodotti del settore agroalimentare, sono fortemente legati all’area geografica in cui si producono, vi sono aree geografiche in cui il clima locale favorisce la qualità e la quantità, permettendo un prezzo di vendita più basso, viceversa, in altre determinate aree con clima sfavorevole, viene compromessa qualità e soprattutto quantità ricavata, di conseguenza questo comporta un prezzo di vendita più alto, pertanto, un prezzo alto non è obbligatoriamente sinonimo di qualità. Come del resto necessita diffidare di prezzi estremamente bassi in quanto, volendo rimanere in territorio nazionale quale, costo del lavoro, le indiscutibili restrizioni all’impiego di fitofarmaci i quali, in altri luoghi in cui ne è permesso l’impiego, contribuiscono ad ottenere una maggiore quantità di prodotto, seppur automatizzando l’astensione della qualità.

Anche se fuori luogo, ma a volere sottolineare l’importanza dell’Ambiente, quale è costituito da naturali concomitanze favorevoli all’agricoltura, il prodotto donatoci da madre terra che più ne evidenzia l’importanza, è il Pomodoro e la sua storia. Arrivato in Europa, per oltre due secoli è stato utilizzato prettamente come pianta ornamentale, fin quanto giunto nel sud Italia è divenuto Alimento, ossia ciò che oggigiorno risulta onnipresente a tavola e sotto forma di innumerevoli versioni. A confermare l’importanza dell’ambiente le classiche espressioni tra amici “…sai sono stato a Napoli ed ho mangiato un pomodoro che sapeva di pomodoro..”

Come Ancel Keys ci ha donato il patrimonio da lui battezzato “dieta mediterranea” altri biologi hanno avuto la caparbietà di denunciare i danni che determinati fitofarmaci apportano all’organismo umano ed all’ambiente, fin tanto da imporre lo stato italiano alla stesura di normative che ne vietano l’utilizzo.

Attualmente viviamo nel pieno di un paradosso; da un lato abbiamo i patrimoni immateriali conquistati, dall’altro consumatori con un limitato potere di acquisto, di conseguenza, ed umanamente comprensibile, costretti alla ricerca del miglior prezzo, prezzi solitamente non riscontrabile in impianti di olivicoltura tradizionale nazionali.

Costrizioni imposti, che vanificano i patrimoni conquistati, rendendo “inoperanti” i loro obbiettivi. Paradossalmente è un po’ come dire; “…con tanta dedizione e profusione di energie abbiamo costruito una confortevole dimora, ma costretti a vivere nelle paludi infestate da zanzare”. Oltretutto questa costrizione, attribuisce allo stesso consumatore, il ruolo di “alimentatore primario” di questo paradosso, in sintesi (volgarmente) artefice del proprio male.

A fronteggiare il limitato potere di acquisto, “Mangia e Vivi sano” vuole essere la dispensa annuale del consumatore, una dispensa non solo di derrate alimentari ma anche un modesto taccuino da cui apprendere nozioni che favoriscono l’approfondimento delle personali dottrine del settore, donando al consumatore una preziosa consapevolezza, quale diviene tesoro nell’agire quotidiano.

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