Ogni individuo concorre a comporre la collettività, materializzandola col personale agire.
Ogni diversa azione comporta una diversa conseguenza
Un ineguagliabile gruppo di lavoro, è la stessa collettività.
Assumendoci il rischio conseguenziale all’esternare un esagerato ottimismo, ad un passo dal risultare presuntuosi, ai progetti riportati in questa pagina gli si vuole affidare il ruolo di aggregante collettivo, impiegando come principio accomunante la tanto agognata prosperità.
Intesa a tuttotondo la prosperità, è l’ottimale propellente che può innescare lo sviluppo di un organico collettivo, teso ad ottimizzare risorse traendone dignitosi ritorni occupazionali fondamentali per la serenità della persona. Ponendo al centro l’individuo non in vesti di singolo fine a se stesso, ma bensì in vesti di attore coprotagonista chiamato a scongiurare il pericolo nel materializzare l’opera, pertanto ad attuare al meglio la propria parte.
Come un’opera, la collettività prende forma dalle parti che la singola persona mette in scena, differentemente dall’opera, all’attore collettivo non è imposto un copione a cui attenersi, bensì beneficia della libertà di scelta, ciò permette di attingere liberamente dai personali valori morali scritturando autonomamente la propria parte, la quale concorre a materializzare il copione da cui prende vita, la struttura sociale.
Spronati da tali valori l’ideazione di progetti indirizzati alla prosperità collettiva in quanto, di fatto assodato che..
…è una collettività gratificata a comportare il vero benessere individuale, e non il contrario.
Alcuni progetti territoriali in strutturazione
Le sfide della filiera corta.
La filiera corta nasce dalla consapevolezza che produttori e consumatori finali hanno obiettivi comuni, raggiungibili attraverso nuove forme d’incontro e scambio, praticabili grazie al rapporto di vendita diretta, i vantaggi della filiera corta sono svariati:
- Giusto compenso per i produttori.
- Riduzione dei costi ambientali dovuti alla distribuzione.
- Maggiore tracciabilità dei prodotti.
- Sensibilizzazione e rivalutazione del proprio territorio e di ciò che esso è in grado di offrire.
- Consumo di prodotti sani, di provenienza certa.
La filiera corta è quasi una sorta di “interscambio” come tra lontani paesi, così tra consumatori e produttori. I primi spinti da un mercato, sempre più di dubbia provenienza, alla ricerca di una sicurezza alimentare si ritrovano a sostenere il produttore locale.
Una filiera questa, che potrebbe rivelarsi il mezzo di rilancio dei nostri produttori locali, a renderlo concreto e duraturo necessita una cooperazione a poterne sviluppare e far fronte alle enormi potenzialità.