Accertata l’esistenza di un flusso economico prodotto dal territorio, nel contempo però disinteressato a se stesso, al momento ad essere ottimista è quantificabile in circa il 77%, ciò rileva che solo il *23% del reddito territoriale verrebbe consumato presso operatori economici locali.
Il progetto vuole stimolare mediante la prospettiva di tornaconti sia personali che sociali, una collettiva azione che converga verso lo sviluppo territoriale. Accentrando alla collettività tornaconti di maggiore entità, in quanto la loro ricaduta funge da propellente economico, ridistribuendo localmente i benefici, rendendoli così usufruibili da ogni singolo componente della popolazione.
Al progetto si affida il ruolo di captare circa il 10% dai flussi attualmente convogliati altrove, ciò comporta un incremento all’attuale fatturato locale di circa il 35%, favorendo con tale incremento gli operatori economici territoriali. I quali consapevoli di essere a loro volta, beneficiari non solo del su detto incremento, ma bensì anche del conseguente avvaloramento territoriale perseguito e proposto dal progetto, pertanto chiamati a concorrere al concretizzare obbiettivi di comune interesse. Obbiettivi attuabili mediante “Progetti di Scopo”, tesi alla valorizzazione di risorse locali ed al conseguente sviluppo socio economico, senza però tralasciare, ma bensì valorizzando e tutelando la figura della “Persona” in quanto ritenuto dal progetto come “Primario” beneficiario, volendone salvaguardare il benessere, si concorre a sostegno della ricerca scientifica esercitata dalla Fondazione Pascale di Napoli.
Sintetizzando il progetto prende vita basando la propria funzione sull’indispensabile interscambio che da vita alla stessa società, soppiantato ormai da troppo tempo dal regressivo individualismo, il progetto prediligendo il concetto di “Reciprocità” promuove alla collettività territoriale, di adottarlo nella consuetudine quotidiana.
*rif; si presume che circa 5/8% di fatturato locale inerente le vendite al dettaglio, sia imputabile a non residenti (paesi limitrofi, turisti ecc..) questo comporta di supporre che attualmente solo il 15/18% del reddito territoriale prodotto, ricada in loco.